REDIPUGLIA

La visita al Sacrario di Redipuglia è una delle esperienze più forti che un appassionato di storia militare del nostro Paese possa mai fare. Si rimane sbalorditi di fronte alla maestosità di quest'opera, attoniti dal numero dei caduti qui sepolti e piacevolmente sorpresi nel vedere quanti italiani ogni giorno giungano qui a rendere omaggio ai caduti.
Quest'opera,
detta anche Sacrario "dei Centomila", custodisce i resti di
100.187 soldati caduti nelle zone circostanti, in parte già sepolti
inizialmente sull'antistante Colle
di Sant'Elia.
Fortemente
voluto dal regime fascista, il sacrario voleva celebrare
il sacrificio dei caduti nonché
dare una degna sepoltura a coloro che non avevano trovato spazio nel
cimitero degli Invitti.
La struttura è composta da tre livelli e rappresenta simbolicamente l'esercito che scende dal cielo,alla guida del proprio comandante, per percorrere la Via Eroica. In cima,tre croci richiamano l'immagine del Monte Golgota e la crocifissione di Cristo.
Camminando
verso le tombe si
percorre la "Via Eroica",ovvero
una strada lastricata in pietra delimitata da 38 targhe in bronzo che
indicano i nomi delle località carsiche contese durante la Grande
Guerra.
Terminato questo suggestivo percorso, si arriva alle maestose tombe dei generali, tra le quali spicca quella del comandante della Terza Armata,Emanuele Filiberto Duca d'Aosta che aveva espresso il desiderio di essere sepolto a Redipuglia.
Il sepolcro è formato da un blocco di marmo rosso della Val Camonica dal peso di 75 tonnellate. Al suo fianco si trovano invece le tombe in granito di cinque generali: Antonio Chinotto, Tommaso Monti, Giovanni Prelli, Giuseppe Paolini e Fulvio Riccieri.
Alle
spalle si elevano i 22
gradoni che,
in ordine alfabetico, custodiscono
le spoglie dei 39857 soldati identificati.
Ogni loculo è sormontato dalla scritta "Presente" e sono
raggiungibili grazie alle scalinate laterali che conducono in cima.
Al centro del primo gradone si trova l'unica donna sepolta, una
crocerossina di nome Margherita Kaiser Parodi Orlando, mentre sul
ventiduesimo si trovano i resti di 72 marinai e 56 uomini della
Guardia di Finanza.
Arrivati
al termine della scalinata e dei gradoni, due
grandi tombe coperte
da lastre di bronzo custodiscono
i resti di oltre 60 mila soldati ignoti.
Oltrepassate
si arriva in cima al sacrario dove la visita può continuare
visitando la piccola cappella che custodisce la "Deposizione"
e le formelle della Via Crucis dello scultore Castiglioni. Sopra a
questa struttura religiosa si trovano le tre croci in bronzo.
Nella
parte posteriore dell'ultimo gradone sono state allestite due salette
museali:
all'interno si trovano le fotografie del primo Sacrario di
Redipuglia, i documenti, i reperti bellici ed i dipinti di Ciotti che
adornavano la prima Tomba del Duca D'Aosta, posta originariamente
nella cappelletta in cima al Colle Sant'Elia.
Sul pianoro, a Quota
89, si trova l'Osservatorio e un plastico del territorio che
evidenzia la linea di confine all'alba del 24 ottobre 1917, il giorno
della Dodicesima
Battaglia dell'Isonzo.